Procedura secondo la quale ai soggetti di ricerca viene attribuito un determinato trattamento in modo del tutto casuale.

Ogni persona o organismo che sotto propria responsabilità dà inizio a una sperimentazione clinica, la gestisce o la finanzia. Può essere una ditta farmaceutica, un'associazione di ricerca o lo stesso sperimentatore.

Quantità del principio attivo di un farmaco che raggiunge la circolazione sistemica.

Organo indipendente costituito da rappresentanti di professioni mediche e paramediche come pure da persone che non esercitano una professione sanitaria il cui compito consiste nello stabilire se un determinato studio è eticamente ammissibile, se i rischi sono proporzionati ai potenziali benefici, se i diritti dei pazienti o dei volontari sani sono [..]

: vedi uso compassionevole

Presupposto irrinunciabile per l'inclusione di qualsiasi soggetto di ricerca in una sperimentazione clinica. Il consenso deve essere libero, espresso (solitamente in forma scritta) e raccolto dopo aver fornito un'informazione completa e comprensibile sugli scopi dello studio, le procedure previste, l'esistenza di trattamenti alternativi, l'insieme [..]

: vedi organizzazione di ricerca a contratto

Documento riconosciuto a livello internazionale, risalente al 1964 ma più volte aggiornato, che fissa i principi etici di riferimento nel campo della ricerca medica su soggetti umani.

Sperimentazione in cui né il paziente né il ricercatore conoscono il trattamento assegnato. Lo scopo è di evitare che il paziente o il medico vengano - pur inconsciamente - influenzati nella loro valutazione.

Studio del comportamento del farmaco nell'organismo, una volta somministrato (assorbimento, distribuzione, metabolizzazione ed eliminazione della sostanza).