È il criterio di classificazione della calvizie più diffuso e utilizzato in tricologia. La scala di Hamilton individua sette stadi e tipologie di avanzamento della calvizie.

Sostanza colorante organica presente nei tessuti animali e vegetali.

Ad eccezione dello squalene e del colesterolo, gli acidi grassi sebacei sintetizzati dalla ghiandola sebacea rappresentano la base per la costruzione delle frazioni lipidiche del sebo.

(Invariato al plurale). Perdita progressiva e diffusa dei capelli classificata secondo diverse scale, quelle di Hamilton e Norwood sono le più conosciute. La calvizie comune è chiamata a [..]

Caduta anomala di capelli, superiore al ricambio fisiologico.

Caduta anormale di capelli per quantità e per qualità; la caduta è numericamente molto elevata e qualitativamente omogenea.

Piccola cavità cutanea a sacco nella quale sono impiantati i peli, trovano sbocco le ghiandole sebacee e s'inseriscono i muscoli erettori del pelo.

Che riguarda l'origine, la formazione, la riproduzione, l'eredità biologica. Connaturato.

A volte di carattere patologico, è l’eccessiva presenza di peli in maniera diffusa oppure in un determinato distretto corporeo.

È un criterio di classificazione del diradamento e della calvizie femminile elaborato dal tricologo Ludwig nel 1977 che individua tre stadi della diminuzione della densità dei capelli ne [..]