acanciàre [v.intr.] Grosso cambiamento del proprio aspetto, impallidire, mutare di colore, tramutarsi, trasformarsi; molto usato il p. p. stracanciatu ’sconvolto’, ‘turbato’.

achjùmmu [s.m.] Strapiombo.

acquàtu [agg.] Persona o animale trattato estremamente male, a cui si è rotto pesantemente i coglioni, tant’è che piglia e se ne va, es.: e stracquatu chiddu gattu ‘hai maltrattato esagera [..]

afucàre [v.tr. v.intr.pron.] Soffocare, strozzarsi, mangiare a crepapelle, es.: (lap.) te viennu u te strafuchi ‘che possa vederti strozzare’.

aguisàre [v.intr.] Impaurire, spaventare, da cui straguisatu ‘basito’, ‘esterrefatto’.

aguliscìre [v.tr.] Intravedere, distinguere, intuire, percepire, mettere a fuoco, vedere in lontananza, vedere di sfuggita. Il vedere/non vedere qualcosa o qualcuno, può essere dovuto sia a cause natu [..]

ajìre [v.tr.] Ammatassare, avvolgere su naspi per fare matasse.

amànu [avv.] Fuori mano, non vicino, non vicino a casa, anche in termini temporali, es.: ti nne si benutu stramanu ‘te ne sei venuto non nei tempi canonici’ (non alle feste).

ammu [agg.] Strambo, eccentrico, bizzarro.

ampalatìgnu [agg.] Persona che ha la caratteristica di comportarsi in maniera strampalata, stramba.

ampaliàre [v.intr.] Comportarsi in maniera strampalata e bizzarra, anche usando un linguaggio stravagante.

amùertu [agg.] Tramortito, stordito, privo di sensi.

angalàtu [agg.] Trasandato, dimesso, disordinato.

angaliare [v.rifl.] Distendersi, spaparanzarsi, su un prato o su un divano.

angugghjàre [v.rifl.] Strangolarsi, strozzarsi, soprattutto se si mangia avidamente.

anu [s.m.] Forestiero, estraneo.

ascinàcchju [agg.] Persona che cammina trascinando i piedi, ovvero persona male in arnese.

aviàre [v.tr.] 1 Fuorviare, traviare, corrompere, es.: vida ppe nu me stravii puru a fratimma ‘vedi di non fuorviare pure mio fratello’. 2 Spargere, spostare qua e la.

avìentu [s.m.] Posto schermato dal vento o dalla brezza.

azziàre [v.tr. zdo] Avvoltolare, attorcigliare, trattare come uno straccio, variante strazzare, es.: me sientu strazziare u stomacu ‘mi sento torcere (dalla fame o dalla gastrite) lo stomacoR [..]

àzzu [s.m. zdo] Straccio, cencio, panno, es.: c’e lavare ccu ru strazzu ‘devi lavarci con lo straccio’. Il termine è anche usato in senso figurato e indica la vita, la persona, es.: [..]

azzùne [agg. zdo] Straccione, pezzente.

icàre [v.tr.] 1 Strofinare, sfregare, strisciare, spalmare, esempi: va strica nterra ’strofina (lava) per terra’, strica buenu i cavuzi ca su luerdi ’strofina bene i pantaloni che so [..]

icatèdda [s.f.] Strofinata, la passata di un panno su pavimenti o piastrelle o lo strusciarsi tra due persone; cfr stricatina.

icatìna [s.f.] Scalfittura, rigatura, il termine è impiegato per indicare le righe (strisce) prodotte su un telaio metallico come la carrozzeria di un’auto; vedi anche stricatedda.

icatùru [s.m.] Superficie idonea a strofinare i panni, può essere una tavola, ma anche uno scoglio di fiume.

iculiàre [v.tr.] Strofinare bene i panni da lavare, ma non in modo energico.

ìevuzu [agg. zdo] Pazzo, strano, variante strévuzu, es.: c’ha na forza strèvuza ‘ha una forza fuori dal normale’; cfr strolacu.

igghja [s.f.] Striglia, spazzola per strigliare cavalli, asini e muli.

igghjàre [v.tr.] 1 Strigliare, spazzolare, bruscare un animale da soma. 2 [v.rifl.] Ripulirsi bene bene, darsi una bella lavata con vigore, es.: m’aju fattu na strigghjata ‘mi sono lavato [..]

ìgghju [agg.] Sottile, snello, termine impiegato dai bastai per indicare la parte più sottile del cavallo, ossia il collo.

ina [s.f.] Strenna, dono, regalo, es.: t’a fazzu iu a strina! ‘te la faccio io la strenna’ (in senso ironico).

incìre [v.tr.] Stringere, pressare, legare saldamente, rimpicciolire un ambiente, variante strìnciare, esempi: strinciate a curria ’stringiti la cintura’, strincia i dienti ’stringi [..]

incitùru [s.m.] 1 Persona magrissima. 2 Legnetto usato per stringere le fascine di legna tramite la corda.

isignàtu [agg.] Persona incattivita, immalignita, imbruttita.

ividdicàre [v.diff.] Strabuzzare gli occhi per lo spavento o per la meraviglia.

ittìzze [s.f. zdo] Ristrettezze economiche.

ìttu [s.m. agg.] Stretto, strettoia.

olachiàre [v.intr.] Fare discorsi sconclusionati o apparentemente senza nessi logici, parlare alla maniera dello stròlacu; il termine è anche usato come sinonimo di ‘parlare inopportunamenteR [..]

olachìgnu [s.m. agg.] Persona un po’ stupida, tocca; anche di cosa fatta in maniera stramba, strampalata, balzana, da cretini, esempi: è unu strolachignu ‘è uno un po’ coglione’ [..]

olicherìa [s.f.] Discorso, cosa o azione fatti come li farebbe uno non tanto giusto di testa, es.: cchidé sa strolicheria dduecu! ‘cos’è questa stronzata qui!’ (idiozia, ma anche  [..]

òlacu [s.m.] Persona che parla senza senso, lunatico, rincoglionito, commette azioni incoscienti (da stupido), spesso si veste in maniera trascurata e/o anticonformista; infatti, non di rado, lo strol [..]

oppiare [v.tr.] Storpiare, rovinare, danneggiare.

òppiu [agg.] Storpio, deforme, zoppo.

òscia [agg.] 1 Logora, usurata, trasandata. [s.f.] 2 Donna imprenditrice di se stessa.

osciàre [v.intr.] Arrangiarsi con poche cose o con un lavoretto di poco conto.

udìre [v.tr.] Consumare, usurare, es.: mi se su strudùte e scarpe ‘mi si sono consumate le scarpe’, (loc.) a ru maritu u struda a mugghjere, a ra mugghjere a strudanu i figghji ‘al m [..]

ùesciu [agg.] Termine generico per indicare cosa logora, poco funzionante o vecchia e quindi buttare, di rado il termine è affibbiato anche ad una persona, esempi: nu strùesciu e par’e cavuzi &# [..]

uesciuliàre [v.intr.] Compiere attività di poco conto o di scarso valore; cfr strosciare, picatiare e rocciuliare.

ummìentu [s.m.] Strumento, atto notarile, rogito.

ùmmentare [v.tr.] Fare un istrumento, ovvero redigere un documento pubblico presso un notaio, può essere un testamento, un rogito o altro documento di questo tipo. Nel nostro dialetto nella maggior pa [..]

ùmmulu [s.m.] Trottola, variante strùmmu, che insieme alla gnetta e alla lanza (o posta) costituiscono il set necessario per giocare.

uncatùru [s.m.] Grande sega con due manici da usare in coppia; cfr mannise.

uncunàre [v.tr.] Arare in profondità, tipo di dissodamento effettuato su terreni vergini, come le zone di pascolo (cfr margia), o su terreni che non vengono arati da molto tempo; diventa quindi necess [..]

ùnzu [s.m. zdo] Stronzo, rotto in culo, es.: strunzu e mmerda ’stronzo di merda’.

uppignàtu [s.m.] Razza, specie; cfr arrazzare.

usciàru [s.m.] Robivecchi, straccivendolo, persona che vende cianfrusaglie.

ùsciu [s.m.] Rumore, schiamazzo, suono sordo, variante strùstru (la pronuncia sembra un fischio..) che è quasi uno scioglilingua.

(Suspend To RAM) sistema di risparmio energetico, utilizzato sui PC portatili, per mezzo del quale i dati vengono conservati nella memoria RAM mentre il sistema viene disattivato.